Tre città, tre ristrutturazioni italiane

Federica Di Bartolomeo Federica Di Bartolomeo
IL CALORE DEI RICORDI, Andrea Bella Concept Andrea Bella Concept
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 Lo sentiamo ripetere spesso che il nostro è un paese di storia e di storie. Un luogo dove il presente vive plasmato dagli echi e dai sussurri di sottofondo di un passato che fa sentire sempre con voce la sua forza. Una forza che però prende le mosse dalla pazienza e dalla professionalità cresciute nella nostra grande tradizione nell'ambito del restauro e del recupero, vocata a garantire che quanto ci è stato trasmesso non vada perso. E se da un lato i freni posti dalla severa tutela di vincoli architettonici rendono difficili le scelte e le sperimentazioni più audaci, dall'altro bisogna ammettere che spesso ne risultano innovazioni a livello tecnico davvero uniche nella loro inventiva. 

È il caso di tre esempi di ristrutturazione in tre città diverse che andremo oggi a visitare insieme, tra antichi rivestimenti in pietra lasciati a vista, colori fluo e design minimal.

Fabriano

In un sito posto nel cuore della città e occupato per lo più da orti, si trova un tratto della seconda cinta muraria  originaria del XIII secolo, che costeggia il fiume Giano, e un'antica costruzione: un torrione di avvistamento per la difesa delle mura cittadine, conosciuto come il “Torrione della Portella”. Così quando si decise per la costruzione di una proprietà residenziale uno degli obiettivi principali fu subito identificato nella valorizzazione delle strutture preesistenti, perfettamente  integrate come elementi di coesione armoniosa tra il presente ed il passato.  Un intervento di consolidamento strutturale e risanamento conservativo le ha allora salvate, affiancandole a tecniche costruttive moderne basate sull'utilizzo di materiali come il vetro e l'acciaio. Anche la disposizione planimetrica è stata pensata come un'aggiunta non invasiva, una delicata presenza che si è curata di conservare anche le specie  arboree preesistenti, alle quali sono state affiancate nuove aggiunte, dando voce alla vocazione verde del sito . Alla zona notte, collocata negli edifici oggetto di restauro si accompagna una zona giorno realizzata con impianto open space, dalle grandi vetrate che tendono a dialogare costantemente con la natura esterna.

Ed è proprio la zona giorno che vogliamo mostrarvi, uno spazio semplice ma nel contempo fortemente connotato, data la vivacità della sua articolazione interna. Ad esempio nella foto possiamo ammirare l'interessante soppalcatura che va a sormontare il tavolo e le sedie poste di fronte alla magnifica cornice trasparente che dà direttamente sul giardino.

Uno sguardo da fuori

Diamo dunque un meritato, ultimo colpo d'occhio agli esterni. Come abbiamo già detto la progettazione è stata pianificata in modo da lasciare spazio d'espressione alla superficie verde preesistente, creando così l'opportunità per i fortunati residenti di fruire di un bellissimo giardino.Questo abbraccia  letteralmente una costruzione dall'impianto orizzontale, sensibile nella scelta cromatica dei materiali di rivestimento esterni, meravigliosamente adatti al contesto naturale in cui sono inseriti.

Villastellone (To)

Entriamo ora in un'altra abitazione, questa volta ospitata da una cittadina in provincia di Torino. Appena nel disimpegno notiamo già con quale armonia l'illuminazione dia risalto alla zona pranzo, caratterizzata da una parete rivestita in pietra naturale.

Accomodandoci nella zona pranzo, siamo subito messi a nostro agio dai colori vivaci con cui le sedie di recupero sono state verniciate e dal'informalità del bel lampadario dalle moderne trasparenze.

Ristrutturare casa usando i colori fluo, e perché no? In questa cucina abbiamo la prova che la scelta può essere più che felice. Nessun problema infatti con l'abbinamento dei colori del caldo legno di noce o del bianco della lastra unica che sormonta l'isola della cucina. Gli elettrodomestici in acciaio inox sono poi la nota finale perfetta, in questa moderna sinfonia di colore e freschezza.

Diamo quindi un'ultima occhiata d'insieme alla zona pranzo e cucina nella loro integrazione totale, aperta in uno spazio di pura fluidità e luce.

Nel centro storico di Torino

Direste mai che questo ambiente fa parte di un un'abitazione che affonda le sue radici nell'Ottocento? Eppure è proprio così: l'esperienza tecnica e le scelte giuste in materia di pianificazione hanno creato il piccolo miracolo.Come ad esempio la traslazione del corridoio, riposizionato lungo una linea quasi coincidente con l’asse longitudinale dell’abitazione, che ha permesso una  più coerente distribuzione degli spazi interni. Questi sono stati posti in una comunicazione fluida e aperta tra di loro, sia  per quanto riguarda le zone di passaggio nuove sia le preesistenti, operando una connessione armoniosa tra la zona notte e i servizi, e la zona giorno e l'ingresso posti esattamente sul lato opposto della casa.

Una delle cose che più ci hanno colpito è la vivace rivisitazione del soffitto, che gioca tra l'esibizione orgogliosa dei vecchi mattoncini rossi e la nuova struttura in bianco, sovrapposta in uno schema di asimmetrie geometriche che incorporano un sistema di illuminazione soffusa, il quale dona luce con regolarità a tutto l'ambiente.

La luce artificiale si rende dunque una delle protagoniste indiscusse, tesa com'è a svelarci con delicatezza tutti gli spazi, grandi e piccoli che articolano la superficie abitativa, resa ancora più accogliente dai colori morbidi del parquet.

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